Da un paio di mesi circa abbiamo in uso la Nuova Suzuki Vitara, rinnovata nell’estetica, nei contenuti e nelle motorizzazioni. Dopo un periodo iniziale di rodaggio ci è capitata l’occasione di un fine settimana in cui iniziare a provarla sul serio. Dopo un 2018 che ci ha regalato degli ottimi risultati ma che ci ha dato poca tregua lavorativa, un inizio di 2019 in cui non ci siamo fermati visto i lavori di ristrutturazione alla sede avevamo bisogno di un po’ di svago.
Appassionati di montagna abbiamo optato per un fine settimana a Livigno, luogo in cui è probabile di avere l’occasione di guidare su fondo innevato e ghiacciato. Condizioni limite per la maggior parte delle vetture, invece per una Suzuki 4×4 Allgrip diventa divertimento e sicurezza. Per diversificare il percorso decidiamo di fare l’andata tramite l’autostrada del Brennero, passando poi per Merano in direzione del passo del Passo Resia.
La Vitara che abbiamo utilizzato è una Top 1.4 Boosterjet bicolor Grigio Glasgow con tetto Nero. Il motore 1.4 sviluppa 140 cv, è un 4 cilindri di ultima generazione. La Vitara esiste anche in versione Cool con motore 1.0 Boosterjet da 112 cv. Le combinazioni di versioni, motorizzazioni ed allestimenti sono diverse. Includono sia le versioni 2wd a trazione anteriore che 4×4 Allgrip. Si spazia anche con cambio manuale ed automatico. Sia per le motorizzazioni 1.0 Boosterjet che 1.4 Boosterjet esiste l’opzione Ecogeneration GPL dedicato Suzuki. Tutti i motori attuali adottano tecnologia e produzione esclusivamente Suzuki!
L’autostrada per molti SUV è una condizione limite o addirittura negativa, per la nuova Vitara è un momento in cui si esaltano diverse dotazioni. Con la Vitara si parla di sistemi di guida semiautonoma grazie al Radar Anticollisione che si abbina al Cruise Control, al sistema “guidadritto”, “restasveglio”, “occhioallimite” e “guardaspalle”. In pratica non siete soli alla guida ma avete diverse assistenze pronti a darvi una mano. In pratica una volta selezionata la velocità da mantenere, come per esempio i classici 130 km/h con il cruise control iniziano le assistenze. La presenza del radar anticollisione, oltre che essere pronto per un’eventuale frenata di emergenza se mai ce ne fosse la necessità, funziona come verifica dei veicoli che procedono a velocità inferiore alla nostra decelerando al bisogno e ripristinando la velocità impostata appena la strada è nuovamente libera. Rispetto alle versioni precedenti abbiamo anche dei sensori che avvisano se state superando una carreggiata e se volete avete anche la funzione di mantenimento della corsia. Nuova anche l’indicazione del limite di velocità presente nel tratto che stiamo percorrendo che si abbina anche alla lettura del segnale di divieto di sorpasso. Il guardaspalle in autostrada ci avvisa se ci arriva un veicolo nei punti meno visibili sui due lati. La funzione resta sveglio agisce se rileva una guida approssivativa che verosimilmente fa pensare a stanchezza o disattenzione.
Quando si arriva in Val Venosta si abbandona la provinciale e si punta alla Svizzera passando per la Città di Glorenza. Seppure abbia il titolo di città è uno splendido paesino di chiare origini medievali. Nella porta di ingresso e nelle vie della città in cui si passa normalmente anche in automobile sembra di andare indietro di centinaia di anni. Se passate in zona ritagliate un pò di tempo per visitarla, ne vale la pena.
Passato il confine svizzero si incontra il paesino di Mustair, anche qua il tempo sembra essersi fermato. Pochi chilometri e ci troviamo in un paesaggio invernale. Circa 30 chilometri senza vedere l’asfalto, a tratti nevica, senza traffico in strada. Il sogno di molti appassionati di fuoristrada. Proviamo le diverse posizione del selettore della trazione. Ovviamente in Snow sarebbe la condizione ideale, proviamo anche le diverse risposte sia in Sport in cui il motore boosterjet da 140 cv si fa “decisamente sentire” ed anche in posizione Auto in cui la Vitara è già a suo agio. In quanto alla posizione Lock ed al controllo di velocità in discesa non c’è stato bisogno e non li abbiamo testati.
Arriviamo fino alla quota di 2150 metri al Passo del Fuorn per poi scendere verso il tunnel Munt la Schera che ci porta ormai nella notte a Livigno. Come detto le condizioni erano adatte alla guida con trazione in Snow. La sensazione era di guidare sul bagnato e non sulla neve. Solamente quando abbiamo provato ad esagerare abbiamo rilevato una perdita di aderenza. Sono anni che guidiamo Suzuki e siamo “abituati bene” ma possiamo affermare che siamo arrivati a dei livelli veramente notevoli.
Risveglio da cartolina grazie all’abbondante nevicata iniziata nella notte che continua in modo consistente. Circa 15 / 20 cm al mattino che saranno il doppio a fine giornata. Ci muoviamo in direzione del centro per lo shopping, passaggio al ghiacciodromo di Livigno dove è in corso una gara sul ghiaccio tra prototipi e vetture da rally estreme e a fine giornata non possiamo mancare un passaggio ristoratore alla Latteria di Livigno. Nessun problema di mobilità, abbiamo anche provato un passaggio in un parcheggio in cui non erano passati con gli spazzaneve.
Per il ritorno facciamo un percorso con più strade di montagna, extraurbane e solamente verso la fine riprendiamo l’autostrada. Partiamo sotto sera e ci dirigiamo verso il passo del Foscagno.
La nevicata è ancora più consistente ed abbondate. Qua troviamo delle difficoltà legate alla visibilità veramente al limite e purtroppo del traffico causato da mezzi inadatti. Un pullman senza catene crea una fila notevole, lasciamo perdere i commenti…
Passiamo in Valdidentro, evitiamo il centro di Bormio passando in quota dove troviamo il pezzo di strada più impegnativo. La neve è meno consistente ma il fondo è particolarmente ghiacciato. Troviamo anche un paio di vetture che sono andate a sbattere senza danno alle persone.
Da Bormio iniziano chilometri di gallerie, passiamo da Tirano, scolliniamo al passo dell’Aprica per poi riprendere una serie infinita di gallerie tra la valle Camonica fino ad arrivare a Brescia.
L’ultimo tratto è autostrada che ci porta a Piacenza e poi a casa che è notte.
Il viaggio di andata è stato di poco meno di 400 km percorsi in circa 4 ore e 40 minuti. Al 70% autostrada a velocità sostenuta, un altro 15/20% di strade estraurbane anche a doppia corsia ed il tratto finale in montagna con tornanti e fondo innevato. Il viaggio di ritorno è stato di 355 km in questo caso il tratto iniziale di montagna con fondo innevato e pure traffico per mezzi in difficoltà. Il rimanente un 60% di extraurbano con limite a 70 / 90 km/h e per finire di nuovo in autostrada. In totale abbiamo percorso 780 km in circa 10 ore di viaggio.
Il consumo medio è stato di 15,5 km/lt.In considerazione delle varie condizioni di guida e del fatto che le nuove Vitara hanno già omologazione euro 6d Temp WLTP (che hanno dati sui consumi più veri), è un dato che seppure lo speravamo va oltre le nostre aspettative.
Grazie per “aver viaggiato” con noi! Non dimenticate di venire a provare la nuova Suzuki Vitara!